Modica, conclusa la XXI edizione di "Sicilia en Primeur"
- di Orazio Caputo
- 13 mag 2025

Si è conclusa a Modica la XXI edizione di Sicilia en Primeur, l’appuntamento annuale organizzato da Assovini Sicilia che riunisce le eccellenze del vino siciliano sotto il segno della cultura, della sostenibilità e dell’innovazione. Anche quest’anno, Tenuta Ferrata ha partecipato, portando l’anima vulcanica dell’Etna nel cuore di un evento che celebra il vino come valore identitario e collettivo.
L’Etna, con la sua viticoltura eroica, è stato protagonista assoluto grazie ai vigneti di Contrada Moscamento, Fossa San Marco e Caristia, coltivati a mano su antichi terrazzamenti a oltre 650 metri d’altitudine. Tenuta Ferrata ha raccontato sé stessa attraverso le sue nuove annate, presentate in cantina a una cerchia ristretta di giornalisti nazionali e internazionali e a Modica, durante le sessioni di degustazione tecnica, esprimendo appieno la filosofia produttiva basata su rispetto, biodiversità e radicamento territoriale.
Non solo vino, ma anche arte: ogni bottiglia della Tenuta è un’opera firmata da Sandra Virlinzi (Sdrina), artista ultrapop che attraverso le sue etichette dà voce visiva all’identità del vino etneo. “Il vino è cultura” – ha ricordato Simona Virlinzi, portavoce della Tenuta – “e per noi raccontarlo anche attraverso l’arte è un gesto naturale. Partecipare a Sicilia en Primeur significa condividere la nostra visione e il nostro profondo legame con la terra”.
Durante i giorni di manifestazione, oltre 100 giornalisti internazionali hanno partecipato a tour esperienziali e convegni di alto livello, come quello tenutosi al Teatro Garibaldi di Modica, in cui si è discusso di consumo consapevole, enoturismo e tutela delle produzioni. A emergere, un messaggio chiaro: il vino è molto più di un prodotto agricolo, è memoria, civiltà e futuro.
Nel walk-around tasting finale, ospitato al Castello dei Conti, Tenuta Ferrata ha condiviso la scena con altre 56 cantine siciliane, offrendo un assaggio autentico di ciò che l’Etna sa donare: vini che parlano di lava, cielo, resilienza e bellezza.
Sicilia en Primeur 2025 è stata anche occasione per anticipare i progetti futuri della Tenuta: tra questi, l’idea di un’ospitalità diffusa e immersiva, progetti d’arte legati al racconto del territorio, la realizzazione della cantina e la trasformazione dello storico palmento ottocentesco in uno spazio museale e didattico, dedicato all’accoglienza e alla valorizzazione culturale del territorio. Un passo ulteriore verso un’idea di vino che unisce ospitalità, educazione e turismo sostenibile.
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