Consitalia, nuovo intervento nel dibattito sulle aste giudiziarie

  • di Redazione
  • 17 dic 2025

In relazione al dibattito sulle aste giudiziarie, Fabio Micalizzi, presidente di Consitalia, ha diramato la nota che segue:


La vicenda giudiziaria che coinvolge Rosanna Natoli continua ad alimentare un clima di forte riflessione e inquietudine tra i cittadini catanesi, in particolare tra coloro che si definiscono vittime di aste giudiziarie ritenute “anomale” e, a loro dire, pilotate. Un malessere che, secondo i promotori delle iniziative di protesta, va avanti da anni senza aver trovato riscontri concreti e visibili da parte delle istituzioni competenti.


Molti di questi cittadini affermano di aver presentato esposti e segnalazioni alla Procura della Repubblica di Messina e allo stesso Consiglio Superiore della Magistratura, chiamando in causa giudici della sesta sezione civile – settore esecuzioni immobiliari – del Tribunale di Catania. Segnalazioni che, secondo quanto riferiscono, non avrebbero ancora prodotto esiti tangibili, contribuendo ad accrescere un senso diffuso di sfiducia.


È in questo contesto che si inserisce la nuova manifestazione di protesta annunciata per il 20 dicembre in Piazza Stesicoro, a Catania, dopo quella già svoltasi a fine novembre davanti al Palazzo di Giustizia. L’iniziativa è organizzata da Alessio Ossino, presidente del Comitato Cittadini utenti esecutati e vittime di aste anomale, che da tempo porta avanti una battaglia pubblica sul tema delle esecuzioni immobiliari.


Secondo quanto sostenuto dal Comitato, numerose procedure si sarebbero concluse sempre con modalità analoghe: immobili aggiudicati a prezzi definiti “vili”, spesso inferiori al 30% del valore di mercato; assenza, o mancato aggiornamento, delle perizie di stima; aggiudicazioni ricorrenti agli stessi soggetti, frequentemente società unipersonali di recente costituzione, con capitale sociale dichiarato ma non versato e pari a 10.000 euro. Si tratta di affermazioni che il Comitato porta all’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità giudiziarie, chiedendo verifiche e chiarezza.


La manifestazione del 20 dicembre, spiegano gli organizzatori, non ha l’obiettivo di delegittimare la magistratura, ma anzi di richiamare l’attenzione sul valore e sul rispetto delle istituzioni giudiziarie. «Vogliamo difendere il nome e il rispetto della magistratura italiana – affermano dal Comitato – chiedendo agli stessi magistrati il rispetto per la magistratura».


A chiudere l’appello è Bartolo Laudani, che interviene a nome di molti cittadini coinvolti: «Chiediamo legalità e trasparenza. I magistrati non devono comportarsi come avvoltoi, come spesso fanno i nostri politici. Noi crediamo nella giustizia e per questo continuiamo a protestare».


In una città come Catania, dove da tempo si intrecciano inchieste, procedimenti disciplinari e proteste civiche, il caso Natoli e le mobilitazioni sulle aste giudiziarie sembrano convergere in un’unica, grande domanda collettiva: quella di una giustizia percepita come imparziale, trasparente e realmente accessibile ai cittadini. Una domanda che, almeno per ora, resta sospesa in attesa di risposte.


©️ Riproduzione riservata

Potrebbe interessarti